venerdì 11 gennaio 2008

Chavez libera due ostaggi

Clara Rojas e Consuelo Gonzalez, i due ostaggi liberati oggi dalle milizie colombiane delle Farc, sono giunte all'aeroporto di Caracas dove hanno riabbracciato i loro familiari.



Le immagini in diretta mostrano le due donne in buone condizioni di salute: durante il volo da Santo Domingo hanno indossato vestiti nuovi, mentre erano state riprese la momento della liberazione con una tuta blu.
Molti dei familiari indossavano una maglietta bianca con scritto "libertà per tutti gli ostaggi": unico assente il piccolo Emmanuel, il figlio di Rojas attualmente in un orfanotrofio di Bogotà dove una prova del dna ha fugato ogni dubbio sulla sua identità.

Da notare che il presidente venezuelano Hugo Chavez, mediatore dell'operazione, non era presente sulla pista dell'aeroporto internazionale di Caracas; è probabile che gli ex ostaggi si rechino ora al palazzo presidenziale di Miraflores per una conferenza stampa.



Le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) hanno inviato attraverso Clara Rojas e Consuelo Gonzalez de Perdomo, prove di sopravvivenza di otto ostaggi ''eccellenti'' nelle loro mani. Lo ha reso noto oggi la stessa Rojas, citata dall'emittente tv ''all news'', Telesur. Si tratta, ha precisato la Rojas, di documenti fotografici e video. La Rojas ha tuttavia aggiunto che da tre anni non ha notizie di Ingrid Betancourt.



Rojas ha precisato che fra le prove di sopravvivenza che le Farc le hanno affidato, ve ne e' una che riguarda il capitano Guillermo Solorzano, comandante della polizia del municipio di Florida, sequestrato il 4 giugno 2007.
Alcune settimane fa, il governo colombiano arresto' due staffette della guerriglia incaricate di consegnare al presidente venezuelano Hugo Chavez le prove di sopravvivenza di vari ostaggi, fra cui la ex candidata presidenziale franco-colombiana Ingrid Betancourt.

Proprio il video che riguardava la Betancourt, accompagnato da una tristissima lettera, aveva convinto la comunita' internazionale a raddoppiare gli sforzi per reperire una soluzione umanitaria in Colombia.



ROJAS: "MIO FIGLIO SI CHIAMA EMMANUEL"



Clara Rojas, la collaboratrice di Ingrid Betancourt che fu sequestrata insieme a lei nel febbraio 2002 dalle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), e che oggi ha riacquistato la liberta', ha parlato al suo arrivo all'aeroporto di Caracas di suo figlio, nato nella selva, che ''ovviamente si chiama Emmanuel''.



Un paio di settimane fa, il presidente colombiano Alvaro Uribe rivelo' che il figlio della Rojas, che le Farc avevano promesso di liberare con la madre e con la ex deputata Consuelo Gonzalez de Perdomo, non era con i guerriglieri, ma si trovava in un orfanotrofio di Bogota' con il nome di Juan David Gomez.



Intervistata da Radio Caracol, la Rojas ha confermato che il bimbo, frutto della relazione con un guerrigliero, e' nato il 16 aprile 2004 con un difficilissimo parto cesareo, con l'assistenza di una infermiera delle Farc.
Assistenti sociali dell'Istituto colombiano del benessere familiare (Icbn) che lo hanno attualmente in custodia, hanno consigliato nei giorni scorsi di non cambiargli il nome e di continuare a chiamarlo per il momento Juan David, per evitare altri traumi psicologici.



Ma Clara Rojas e' sembrata non avere dubbi quando alla domanda di un giornalista sul nome del figlio ha risposto con decisione: ''Ovviamente e' Emmanuel''. ''Avevo chiesto al mio Dio - ha ancora detto - che Emmanuel potesse cominciare a studiare quest'anno, e pare proprio che sara' cosi'!''.
Dopo un test del Dna che ha confermato la coincidenza del patrimonio genetico del bambino con quello della nonna, e madre della ex ostaggio, l'Icbn ha cominciato le pratiche per la sua restituzione alla famiglia.





OSTAGGI LIBERATI RICEVUTI A CARACAS DA CHAVEZ



Clara Rojas e Consuelo Gonzalez, i due ostaggi liberati oggi dalle milizie colombiane delle Farc, sono state ricevute insieme ai loro familiari dal presidente venezuelano Hugo Chavez, mediatore dell'operazione di rilascio.
Le immagini mostrano la "foto di famiglia" all'ingresso del palazzo presidenziale di Miraflores: sulle note dell'inno nazionale venezuelano, Chavez ha in braccio il nipote di Gonzalez, nato durante la prigionia dell'ex parlamentare.
Presente anche Piedad Rodriguez, parlamentare colombiana che ha fatto parte della squadra di mediatori.



LIBERATI DUE OSTAGGI DALLE FARC



Clara Rojas e Consuelo Gonzalez, i due ostaggi liberati oggi dalle milizie colombiane delle Farc, sono giunte all'aeroporto di Caracas dove hanno riabbracciato i loro familiari.



L'annuncio arriva poco dopo le 17 ora italiana. E non poteva che essere di Hugo Chavez: Clara Rojas e Consuelo Gonzalez sono state liberate dalle Farc dopo più di sei anni di prigionia. Recuperate dal personale della Croce Rossa internazionale, sono state caricate su due elicotteri e stanno facendo ritorno in Venezuela. Il loro arrivo è previsto fra circa tre ore, ha annunciato il presidente venezuelano, che ha parlato con loro al telefono.



L'operazione recupero è iniziata questa mattina alle 12.30, ora italiana, quando due elicotteri con le insegne della Croce Rossa sono decollati dal Venezuela per raggiungere la Colombia, Dopo un breve scalo, i due velivoli sono ripartiti per una destinazione sconosciuta in mezzo alla giungla. E' lì che le Farc avrebbero fatto trovare le due donne: l'ubicazione esatta è stata comunicata ai piloti solo mentre si trovavano in volo.



Questa volta, dunque, le Farc non hanno tradito le attese. Il ministro colombiano della Difesa aveva concesso loro una sorta di ultimatum: la consegna sarebbe dovuta avvenire entro un'ora dall'arrivo degli elicotteri o sarebbe saltato tutto. E' stato un tempo sufficiente per consegnare Clara Rojas e Consuelo Gonzalez nelle mani degli operatori della Croce Rossa: un'operazione i cui contorni restano ancora oscuri. "Sono nelle nostre mani. Il Venezuela continuerà ad aprire la strada della pace in Colombia", ha però potuto annunciare un Chavez trionfante.



La liberazione di Clara Rojas, amica ed assistente di Ingrid Betancourt, e dell'ex senatrice Consuelo Gonzalez, era stata promessa dalle Farc il 18 dicembre scorso. La loro consegna era poi saltata nella settimana tra Natale e Capodanno quando l'operazione organizzata da Chavez fu improvvisamente annullata.



Il presidente venezuelano e le stesse Farc accusarono il governo colombiano di avere intensificato gli attacchi alle postazioni della guerriglia, rendendo pressoché nulle le "condizioni minime di sicurezza per il rilascio". Il governo di Bogotà accusò invece le Farc di essere venute meno all'impegno di liberare un terzo ostaggio, il piccolo Emmanuel, figlio di Clara Rojas e di un guerrigliero. Ma Emmanuel, di fatto, era già libero. Il bambino è da tempo in un orfanotrofio della capitale colombiana. E oggi le controanalisi del Dna lo hanno confermato: è proprio lui il figlio di Clara Rojas.



Oggi, dunque, nulla sembra essere andato storto. E Hugo Chavez non ha perso l'occasione di annunciare l'avvenuto rilascio. E' stato un vero e proprio successo per il presidente venezuelano, che si è assunto il ruolo di grande mediatore con la guerriglia.



Un merito che gli è stato riconosciuto anche dal figlio di Ingrid Betancourt, Lorenzo Delloye, che lo ha definito l'unico a cui le Farc prestano orecchio. Ora, ha detto peraltro Lorenzo, non bisogna abbassare la guardia: "la comunità internazionale deve mantenere la pressione perché le Farc non mentano più e il governo colombiano non faccia più il doppio gioco". In ballo, adesso, ci sono la vita e la libertà di Ingrid Betancourt: la sua liberazione resta il grande obiettivo di tutta la comunità internazionale. E se Chavez dovesse riuscire anche in questo, il suo sarebbe davvero un
trionfo.


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