domenica 20 gennaio 2008

Telegatti a striscia

Telegatti uguali a se stessi, nomi che si ripetono, perfino le proteste, compresa quella di Enrico Mentana che ha ritirato la sua candidatura proprio come un anno fa, fanno il bis. Antonio Ricci entra nell’Auditorium di via Della Conciliazione, dove è stato registrato ieri sera lo show in onda domani alle 21 su Canale 5, e commenta: «Ho vinto ventisette Telegatti, più di tutti, anche di Mike, perché quando lui ha iniziato erano di pietra e non venivano conteggiati. Preoccupato per la concorrenza di Fiorello? Affatto, è stimolante, lui è simpatico intelligente. Il brutto è quando ti confronti con la mediocrità». Gerry Scotti, premiato con il Telegatto di platino, ricorda: «Sono arrivato secondo un sacco di volte, come Toto Cutugno, sono contento perché il platino è un premio da grandi senatori».

Licia Colò, che poteva gioire davvero perché un Telegatto non l’aveva mai portato a casa, spegne il gran sorriso e risponde alla polemica con Enrico Mentana che non ha voluto gareggiare con lei e con Lucignolo di Italia 1 perché non li considera suoi concorrenti: «Problemi di Mentana. Il nostro programma non è prettamente giornalistico, ma facciamo ugualmente informazione, approfondimento, divertimento e anche conoscenza del mondo». La battuta più bella è del presidente Mediaset Fedele Confalonieri: «Mentana è una star, una Wanda Osiris del giornalismo, e a Wanda Osiris si perdonava tutto o quasi tutto». Sul palcoscenico gli unici contenti, pronti a duettare come ai bei tempi di Sanremo, sono Pippo Baudo e Michelle Hunzinker.

Va a finire che, tra i premiati, i più allegri sono gli altri, i vincitori del cinema, come Carlo Verdone (Telegatto di platino) e Raoul Bova, miglior attore, e della musica, come Laura Pausini che arriva alla serata scortatissima. Dice Verdone: «Questo è un premio dato dal pubblico e ogni volta che il pubblico esprime una preferenza è una cosa importante, e poi oggi per me c’è una ricorrenza importante, nel ’78 ho debuttato nel varietà No-stop di Trapani. Con i tempi che corrono rimanere in piedi per trent’anni non è facile». E parlando di premi, Verdone coglie l’occasione per commentare la vicenda dei David di Donatello che lo ha visto protagonista in questi giorni. Su richiesta del suo produttore Aurelio De Laurentiis la data utile per partecipare era stata spostata di una settimana in modo da far rientrare tra i titoli votabili Grande, grosso e Verdone, ma Verdone, in seguito alle proteste e ai malumori manifestati da altri registi, ha voluto che la proroga richiesta fosse cancellata: «Il mio nuovo film esce il 7 marzo, le polemiche non mi hanno disturbato, spero di aver fatto una cosa bella e mi auguro che i giurati del David se ne ricordino nel 2009». Raoul Bova arriva accompagnato dalla moglie Chiara e cade dalle nuvole perché non gli avevano fatto sapere che aveva vinto: «È bellissimo».

L’attore che ha interpretato il ruolo di Totò Riina nella fiction Il capo dei capi Claudio Gioè allude alle polemiche sollevate dal film-tv: «Qualcuno evidentemente ha confuso l’entusiasmo della gente per un prodotto ben fatto con qualcos’altro che non c’entrava niente». Sono soddisfatti, e senza voglia di mettere puntini sulle i come gli altri, Lino Banfi, Flavio Insinna, Piero Angela. E’invece arrabbiatissima Valeria Marini che si è appena vista calpestare l’abito sontuoso («è della mia collezione») da fotografi e cineoperatori. Alba Parietti è vestita come la strega di Biancaneve e Anna Falchi esibisce un sorriso tirato, costretta com’è a trascorrere la lunga serata seduta nella stessa sala dove, solo a qualche poltrona di distanza, siede anche l’ex-marito Stefano Ricucci.


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